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Bruce Lee

Versioni Originali: Atari 8-bit, Commodore 64

Bruce Lee è un picchiaduro a piattaforma sviluppato per Atari 8-bit e pubblicato nel 1984 da Datasoft.

Anno1984
GenerePicchiaduro - picchiaduro progressivo
Voto4.5

85/100 basato su 8 voti dello staff. Vota anche tu

PublisherDatasoft
DeveloperDatasoft
OS supportedWin7 64 bit, Win8 64bit, Windows 10
Aggiornato22 July 2025

La nostra recensione

Bruce Lee è un picchiaduro a piattaforma sviluppato per Atari 8-bit e pubblicato nel 1984 da Datasoft. Il gioco creato da Ron Fortier (con la grafica di Kelly Day) diventò uno dei giochi d'azione più memorabili e innovativi della metà degli anni '80. La popolarità arrivò quando fu convertito per Commodore 64, e visto il successo, arrivarono anche le versioni Amstrad CPC, ZX Spectrum, PC Booter, Apple II e molte altre.

Nel gioco vestite i panni del leggendario maestro di arti marziali, mentre si fa strada in una misteriosa fortezza piena di trappole mortali e nemici implacabili. Al contrario di Karateka o Kung-Fu: The Way of the Exploding Fist, Bruce Lee è un gioco a piattaforme. Si devono esplorare diverse schermate e risolvere alcuni puzzle. Anche il suo approccio all'IA dei nemici e al level design è abbastanza particolare. Invece di presentare nemici in posizioni predeterminate, come la maggior parte dei platformer dell'epoca, Bruce Lee introduce due avversari - il Green Yamo e il Black Ninja - che compaiono casualmente in tutta la fortezza e ti danno attivamente la caccia.

Questo sistema di nemici dinamico crea un'esperienza imprevedibile e piena di tensione. Bruce e gli avversari possediedono le stesse abilità di combattimento: sono capaci di sferrare pugni e calci volanti, resistere a colpi multipli prima di morire, e uccidere l'avversario facendolo cadere. L'unico vantaggio tattico del giocatore è la capacità di mettersi prono, diventando immobile ma temporaneamente invulnerabile agli attacchi - una meccanica di rischio-ricompensa che gli scontri più interessanti.

La fortezza stessa è un avversario. Ogni stanza presenta pericoli di vario ripo, dalle barriere elettrificate ai raggi laser, agli spunzoni che ti schiacciano al suolo, fino a dei pozzi mortali. Questi pericoli richiedono un tempismo preciso per essere superati, un po' come in Pitfall!, però qui la costante minaccia dell'interferenza nemica a volte diventa snervante. Un salto perfetto può essere interrotto da un calcio inaspettato, mandando Bruce addosso alle trappole mortali.

Visivamente, la pixel art di Kelly Day cattura efficacemente l'atmosfera delle arti marziali. Forse sarà anche l'effetto nostalgia, ma la grafica di Bruce Lee, per quanto semplice, è molto espressiva. Ovviamente non siamo ai livelli delle migliori grafiche per C64, siamo più ad un livello ZX Spectrum. Però l'animazione dello sprite di Bruce è fluida ed espressiva, particolarmente la sua iconica posa del calcio volante. Gli ambienti della fortezza sono dettagliati, ogni stanza sembra presenta la sua propria combinazione di piattaforme, pericoli e passaggi segreti. La palette di colori trasmette efficacemente l'umore misterioso e pericoloso dell'ambientazione. L'unica differenza tra la versione Atari 8-bit e quella Commodore 64, è proprio nella palette di colori. Nella versione C64 si sente la mancanza del rosso, che diventa un rosa scuro sbiadito, mentre Bruce Lee che nella versione Atari 8-bit è rosa, diventa verde acido. Per il resto il gioco è praticamente uguale.

La progressione di difficoltà è calibrata con maestria, iniziando con sfide gestibili prima di scalare verso combinazioni decisamente impegnative di platforming e combattimento. A differenza di molti giochi che semplicemente aumentano la salute o la velocità dei nemici, la difficoltà di Bruce Lee è puramente a livello di level design, dimostrando l'ottimo lavoro di Ron Fortier.

L'unica cosa un po' carente è l'impianto audio. Il gioco ha solo una musichetta molto semplice ed effetti sonori ridotti al minimo. Siamo lontani anni luce dalla colonna sonora di Rob Hubbard per International Karate +. Ma quello che conta qui è il divertimento, non la musica.

L'influenza di Bruce Lee si è estesa molto oltre la sua uscita originale, ispirando innumerevoli action-platformer con la sua miscela di combattimento di arti marziali ed esplorazione. Giochi come Renegade e successivi beat-em-up devono un debito alla filosofia di design innovativa di Fortier.

Nonostante la sua età, Bruce Lee rimane apprezzabile e divertente, offrendo un'esperienza di gioco unica che pochi titoli sono riusciti a replicare con successo. Se volete provare un gioco che ha fatto la storia, non perdetelo.

Recensione di: GN Team
Pubblicata: 22 July 2025, alle 17:26

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Commodore 64 version 1.5 - Lingua: Inglese - Size: 17.05 Mb

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Atari 8-bit version 1.3 - Lingua: Inglese - Size: 0.98 Mb

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