I giochi per computer ambientati in mondi fantasy hanno sempre avuto un ruolo centrale nella storia del videogioco, evolvendosi attraverso diversi generi e piattaforme. Dai primi esperimenti rudimentali fino alle complesse esperienze narrative e strategiche moderne, il fantasy è stato un tema ricorrente che ha permesso ai giocatori di immergersi in mondi magici popolati da eroi, mostri e misteri.
Uno dei primi titoli a esplorare questo genere fu Adventure (1980) per Atari 2600, un pioniere degli action-adventure che, pur con la sua grafica essenziale, introdusse elementi fondamentali come l'esplorazione e la raccolta di oggetti chiave per avanzare nel gioco. Contemporaneamente, i giochi testuali come Zork (1977-1980) permisero ai giocatori di vivere avventure profonde e complesse esclusivamente attraverso la lettura e l'interazione con il parser, dando vita al genere delle avventure testuali.
Negli anni ’80, il fantasy trovò spazio anche nei picchiaduro a scorrimento con titoli come Barbarian (1987), che offriva combattimenti brutali in arene medievali, e negli RPG a turni come Wizardry (1981) e Might and Magic (1986), che gettarono le basi per la progressione dei personaggi e l'esplorazione di dungeon labirintici. Con l’avvento dei computer a 16-bit, giochi come Dungeon Master (1987), Eye of the Beholder (1991) e Ambermoon (1993) introdussero una prospettiva in prima persona che immergeva ancora di più i giocatori nel mondo fantasy, con meccaniche di gioco più sofisticate e combattimenti in tempo reale o semi-realtime.
Tra gli RPG più influenti degli anni ’90 spicca Ultima VII: The Black Gate, che alzò l’asticella della complessità narrativa e dell’interattività del mondo di gioco, con un livello di simulazione mai visto prima. Ma il fantasy non si limitava ai giochi di ruolo: gli strategici in tempo reale come WarCraft: Orcs & Humans nel 1994 portarono il genere in una nuova direzione, mettendo i giocatori al comando di eserciti di umani e orchi in battaglie su larga scala.
Anche gli sparatutto in prima persona trovarono nel fantasy una fonte di ispirazione. Titoli come Heretic (1994) e Blood (1997) mescolarono la formula classica degli FPS con ambientazioni gotiche e magiche, offrendo armi e incantesimi al posto delle classiche pistole e fucili.
Il fantasy è sempre stato un genere incredibilmente versatile, capace di adattarsi a ogni tipo di gameplay e tecnologia. Che si tratti di esplorare terre incantate, combattere contro creature leggendarie o comandare eserciti in battaglie epiche, il fascino dell’ambientazione fantasy ha reso questi giochi immortali nella storia del videogioco.