Emerald Mine II, pubblicato nel 1990 per Amiga da Kingsoft, è il seguito diretto di uno dei puzzle game più apprezzati sulla piattaforma Commodore. La serie, ideata inizialmente da Volker Wertich (lo stesso designer che più tardi avrebbe creato The Settlers, trae ispirazione da classici come Boulder Dash, ma riesce a costruirsi una propria identità grazie a un design dei livelli estremamente vario e una community di appassionati molto attiva.
Il concetto alla base del gioco è semplice: guidare il proprio minatore attraverso intricati labirinti sotterranei, raccogliere un numero sufficiente di smeraldi ed evitare trappole mortali, come massi che cadono, insetti aggressivi, acidi corrosivi e altri pericoli ambientali. Il tutto sotto la pressione del tempo. Ma se Emerald Mine già offriva una sfida avvincente, Emerald Mine II alza notevolmente l’asticella.
Il punto di forza di Emerald Mine II non è tanto un motore grafico rinnovato (che rimane pressoché identico al primo capitolo), quanto l’enorme quantità di nuovi livelli inclusi: oltre 1000, molti dei quali creati dalla community e poi ufficialmente raccolti dagli sviluppatori. Questo rende il gioco praticamente infinito, offrendo sempre nuove sfide e puzzle ingegnosi. Il design dei livelli spazia da quelli più semplici a veri e propri rompicapi che richiedono pianificazione, memoria e riflessi.
La grafica rimane essenziale ma funzionale, con sprite facilmente riconoscibili e un'ottima leggibilità dell'azione. Il sonoro è minimale ma contribuisce all’atmosfera concentrata e quasi claustrofobica delle miniere. La fisica degli oggetti, come la caduta dei massi o le esplosioni a catena, è coerente e rappresenta uno degli elementi chiave del gameplay.
Un altro aspetto interessante è la possibilità di giocare in cooperativa a due giocatori, un’opzione non comune all’epoca che aggiungeva una dimensione strategica notevole e permetteva nuove soluzioni ai livelli più difficili.
Emerald Mine II è un esempio perfetto di come si possa costruire un seguito non tanto con innovazioni tecniche, quanto espandendo in maniera intelligente il contenuto e valorizzando il contributo dei fan. È ancora oggi uno dei titoli più apprezzati dagli amanti dei puzzle game su Amiga, e ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama dei giochi logici europei degli anni '90.