Little Samson è un gioco di piattaforme sviluppato da Takeru e pubblicato dalla Taito nel 1992 esclusivamente per NES. Dopo i rilasci in Giappone e USA, arrivò anche in Europa nel 1993.
La Taito è sicuramente più famosa per i suoi leggendari arcade, ma negli anni '90 si era dedicata anche alla creazione di titoli per la console ad 8-bit della Nintendo. In questo caso abbiamo un gioco di piattaforme dalle meccaniche abbastanza standard, con un gameplay non troppo diverso dal grande classico della Capcom Mega Man. Lo stile Taito però si vede, grazie ad una coloratissima grafica in stile arcade, che ricorda (almeno in parte considerata la differenza di hardware) lo stupendo Bubble Bobble.
La grafica non è però l'unico di punto di forza di questo platformer, che forse ispirandosi ad altri titoli Nintendo, offre una caratteristica diversa dal solito: la possibilità di cambiare il personaggio a seconda delle necessità. Oltre al protagonista principale avrete infatti altri tre personaggi frutto di una sorta di maledizione che li ha trasformati in mostri. Il primo è Kikira, una principessa trasformata in drago, di cui potrete sfruttare sia gli artigli, sia la possibilità di sputare fuoco. Il secondo è l'uomo roccia, o golem, (tipo quello dei Fantastici 4), che come si può immaginare è lento ma molto forte, e inoltre è immune alle spine, cosa utile in molte occasioni. L'ultimo è K.O., il mago trasformato in topolino, che grazie alla sua stazza ridotta si può infilare in passaggi molto stretti, cosa impossibile agli altri personaggi. Può anche saltare e muoversi più velocemente, e come arma può lasciare delle bombe.
Come ci si può immaginare, la parte più interessante del gioco è proprio l'utilizzo del personaggio giusto a seconda della situazione. Lo scambio può avvenire in qualsiasi momento. Ognuno di loro ha i suoi punti vita, il che può rendere utile il cambio di personaggio anche solo per non perdere una vita. La differenza tra punti vita, armi, immunità e capacità diverse, rende il gameplay estremamente affascinante e diverso dai soliti run-and-gun.
Se aggiungiamo i controlli precisi e le animazioni perfette, capiamo subito che questo è un gioco che va provato almeno una volta. Se solo fosse stato un po' meno lineare, e se si fosse sfruttata meglio la presenza di più personaggi, magari con una evoluzione in stile RPG, ci troveremmo di fronte ad un capolavoro. Ricordiamoci però che stiamo parlando di un gioco ad 8-bit, per cui già siamo oltre lo standard. Buon divertimento!