Black Dawn è un dungeon crawler fantascientifico sviluppato da Andrew Campbell e pubblicato come software di pubblico dominio per Amiga nel 1994. Scritto interamente in AMOS, rappresenta il primo capitolo di una serie che avrebbe poi incluso diversi seguiti, tra cui Black Dawn II e Legions of Dawn.
Il gioco si ispira a classici come Dungeon Master, ma trasporta l'azione in un'ambientazione spaziale cupa e claustrofobica, ricordando per certi versi l'atmosfera di Alien Breed. Il giocatore esplora tre livelli di un'astronave infestata da creature aliene ostili, affrontando combattimenti in tempo reale e gestendo risorse limitate come munizioni e kit medici. È possibile acquistare nuove armi e rifornimenti tramite distributori automatici, a patto di avere abbastanza crediti.
Nonostante la sua semplicità tecnica e la mancanza di elementi RPG tradizionali come l'evoluzione del personaggio, Black Dawn offre un'esperienza coinvolgente grazie alla sua atmosfera e al design dei livelli. La grafica è funzionale, con una palette di colori scuri che accentua il senso di pericolo e isolamento. Il sonoro è minimale ma efficace nel creare tensione.
La critica dell'epoca ha accolto positivamente il gioco: la rivista Amiga Power gli ha assegnato un punteggio di 4 su 5 nel numero di febbraio 1994, lodando la sua giocabilità e l'atmosfera, pur riconoscendo alcune limitazioni tecniche.
Black Dawn è un esempio notevole di come, anche con risorse limitate, sia possibile creare un gioco memorabile. Pur essendo stato distribuito come software di pubblico dominio, ha lasciato un'impronta significativa nella scena Amiga, dando origine a una serie che avrebbe continuato a evolversi negli anni successivi.