Conquests of the Longbow

Conquests of the Longbow è un'avventura grafica creata da Sierra On-Line e pubblicata nel 1991 per MS-DOS e Amiga. Il gioco, noto anche come The Legend of Robin Hood, fu ideato da Christy Marx, che creò un coinvolgente racconto della leggenda di Robin Hood che va oltre la semplice azione e i furti, per esplorare le complessità morali dell'Inghilterra medievale.

Ambientata nella Foresta di Sherwood durante il regno di re Riccardo Cuor di Leone, l'avventura vi permette di impersonare Robin Hood stesso, alla guida della vostra banda di Allegri Compagni contro il tirannico Sceriffo di Nottingham. Ciò che distingue Conquests of the Longbow dalle tipiche avventure Sierra è la sua portata ambiziosa e l'originalità del gameplay. Il gioco presenta finali multipli basati sulle vostre azioni durante la storia - come trattate i nemici, se mostrate pietà o crudeltà, e i metodi che usate per raggiungere i vostri obiettivi influenzano tutti l'esito finale. Questa narrativa ramificata era piuttosto progressiva per il 1991 e aggiunge un significativo valore di rigiocabilità. I puzzle, che nelle classiche avventure Sierra sono unicamente basati sull'inventario, qui si basano più sull'esplorazione, sui dialoghi e sui mini-games.

La grafica è semplicemente eccellente, una delle migliori mai prodotte dalla Sierra. La grafica VGA su PC è chiaramente la migliore, con sfondi riccamente dettagliati che raffigurano la Foresta di Sherwood, il Castello di Nottingham e varie location medievali con profondità atmosferica e colore. Gli sprite dei personaggi sono ben animati ed espressivi, dando vita al cast di fuorilegge, nobili e popolani con personalità e fascino.

Ciò che è particolarmente notevole è la conversione Amiga. È uno dei pochi giochi a sfruttare la modalità Extra Half-Brite, con 64 colori rispetto ai classici 32. Il risultato non fa rimpiangere i 256 colori del PC; probabilmente è la migliore conversione di un'avventura Sierra che l'Amiga abbia mai ricevuto, almeno in termini di grafica. Gli sfondi perdono molto poco dell'atmosfera originale nonostante la limitazione dei colori. Il dithering e le scelte cromatiche sono magistrali, dimostrando che i vincoli tecnici possono essere superati con abilità e dedizione.

Il gameplay fonde la tradizionale avventura point-and-click Sierra con alcune meccaniche uniche. Dovete gestire il morale e le provviste della vostra banda, praticare il tiro con l'arco in competizioni che mettono alla prova la vostra abilità, e navigare sia situazioni di stealth che di combattimento. Le sequenze di tiro con l'arco sono particolarmente ben implementate, richiedendo vera abilità del giocatore piuttosto che semplici soluzioni di puzzle basati sull'inventario. Vi impegnerete anche in attività come travestirvi, partecipare a giochi medievali, e persino affrontare gli aspetti mistici della leggenda, inclusi incontri con Lady Marian e i misteriosi spiriti della foresta.

Tuttavia, come tipico per le avventure Sierra di questo periodo, alcuni puzzle sono frustrantemente difficili. Il gioco si aspetta che pensiate come un fuorilegge medievale, il che a volte comporta soluzioni che sembrano arbitrarie o richiedono tempistiche specifiche non sempre chiaramente segnalate. Ci sono anche le temute situazioni senza uscita, in cui potete procedere senza un oggetto cruciale, solo per scoprire ore dopo che il gioco è impossibile da vincere. Salvare spesso diventa il mantra necessario.

La ricerca storica evidente nel gioco merita una menzione - Christy Marx ha chiaramente investito tempo nel rendere il mondo autentico, dai costumi e l'abbigliamento alle tensioni politiche dell'epoca. La scrittura è brillante e coinvolgente, con dialoghi che catturano lo spirito della leggenda senza risultare eccessivamente teatrali.

Confrontato con altre avventure Sierra come King's Quest V o Quest for Glory, Conquests of the Longbow offre una narrativa più focalizzata con maggiore agenzia per il giocatore. Condivide del DNA con Conquests of Camelot, il precedente gioco di Marx, ma migliora l'interfaccia e il ritmo di quel titolo.

Conquests of the Longbow si presenta come una delle avventure più ambiziose e riuscite di Sierra, combinando una grafica di alto livello con scelte significative e una narrazione coinvolgente. Nonostante occasionali frustrazioni nei puzzle, rimane un punto culminante del gaming avventuroso dei primi anni '90 e un must-play per i fan del genere.