Moonfall è una simulazione di commercio e combattimento spaziale rilasciata da 21st Century nel 1991 inizialmente per Commodore 64. Il gioco fu poi convertito a 16-bit per Amiga e Atari ST.
Il gioco è di fatto un simulatore spaziale di commercio ed esplorazione che ha cercato di ritagliarsi uno spazio in un genere allora dominato da titoli iconici come Elite e Mercenary. Il gioco è stato sviluppato principalmente da Jukka Tapanimäki, che lo ideò e programmò per il Commodore 64. Le conversioni a 16-bit invece furono a cura di altri team.
In Moonfall, il giocatore viene catapultato in un futuro fantascientifico in cui esplorazione, commercio e sopravvivenza sono gli elementi fondamentali. A differenza di Elite, che puntava su un’esperienza sandbox con galassie generate proceduralmente, Moonfall propone una struttura più guidata, con missioni che svelano gradualmente la trama e l’universo circostante. L’influenza di Mercenary è visibile nell’introduzione di elementi narrativi e interazioni con personaggi, aggiungendo un senso di contesto all’avventura.
La conversione a 16-bit, per Amiga e Atari ST, si distingue per la grafica colorata e dettagliata e un’interfaccia fluida, grazie alle capacità audio-visive superiori. La pixel-art creata da Mike Williams è curata e ha un perfetto stile fantascientifico, anche se un po' da arcade. La console dell'astronave con font e strumentazione simil 3D è assolutamente eccezionale. L'originale Commodore 64 ovviamente non poteva avere una grafica così dettagliata ma è comunque eccellente. Si vede il sole sorgere e tramontare, le basi e le montagne, così come le astronavi nemiche, stupiscono per la varietà e il realismo. Senza contare la fluidità delle animazioni e la brillantezza dell'impianto audio. L'originale per Commodore 64 mostra le capacità tecniche del programmatore, con un risultato sorprendentemente ben riuscito. Questo è uno dei casi in cui l'originale ad 8-bit è ottimo, e la conversione a 16 bit non delude, ossia migliora gli aspetti migliorabili.
In entrambe le versioni, 8 e 16 bit, la navigazione si svolge sia sulla superficie dei pianeti che nello spazio, in 3D, alternando visuali dall’alto e in prima persona, con un effetto immersivo davvero notevole. Le sequenze di combattimento sono rapide e dinamiche, anche se non così divertenti come quelle di Elite.
Moonfall non raggiunse mai la fama duratura di Elite, ma offre un’esperienza alternativa affascinante, più accessibile e guidata. Il design favorisce la rigiocabilità grazie alla struttura non lineare e alla varietà delle missioni.
Pur rimanendo ancora un gioco di nicchia conosciuto da pochi, Moonfall è un'ottima scelta per chi ama le esplorazioni spaziali e avendo già provato i grandi classici, non vuole farsi sfuggire i titoli meno conosciuti.