La serie DOOM rappresenta una delle franchise più influenti nella storia del gaming. Definì il genere sparatutto in prima persona e stabilì la id Software come i re dei giochi d'azione. Il Doom originale, rilasciato nel 1993, non si limitò a migliorare Wolfenstein 3D - creò un'esperienza di gioco completamente nuova. Ambientato sulle lune di Marte, i giocatori controllavano un marine spaziale che combatteva forze demoniache che avevano invaso una struttura di ricerca della Union Aerospace Corporation. Il motore del gioco permetteva altezze del pavimento variabili, diversi livelli di illuminazione e geometrie di livello più complesse, mentre l'arsenale di armi dalla pistola al BFG 9000 divenne immediatamente iconico.
Hell on Earth, ossia Doom II, seguì nel 1994, espandendo la formula con livelli più grandi e intricati e introducendo il leggendario fucile a pompa. L'azione si spostò da Marte alla Terra stessa, mentre gli eserciti dell'inferno invadevano il pianeta. Pur utilizzando lo stesso motore dell'originale, DOOM II presentava ambienti più vari e level design creativo che spinsero la tecnologia ai suoi limiti.
The Ultimate DOOM nel 1995 riconfezionò il gioco originale con un episodio aggiuntivo, "Thy Flesh Consumed," che aumentò considerevolmente la difficoltà e mostrò quanto lontano i level designer avessero spinto le capacità del motore DOOM. Questa versione definitiva divenne il modo standard per sperimentare la campagna classica.
Final DOOM arrivò nel 1996 come rilascio commerciale con due megawad da 32 livelli: Doom 2 TNT: Evilution e The Plutonia Experiment. Questi non furono sviluppati da id Software ma rappresentavano il meglio della fiorente comunità di modding DOOM che era emersa.
Dopo anni di attesa, Doom 3 fu lanciato nel 2004 come una completa reimmaginazione della serie. Costruito sul motore id Tech 4, enfatizzava horror e atmosfera rispetto al gameplay sparatutto dei suoi predecessori. Ambientato nuovamente su Marte, Doom 3 utilizzava grafica all'avanguardia e illuminazione dinamica per creare momenti genuinamente terrificanti, anche se il suo ritmo più lento e focus su spaventi scriptati divise i fan di lunga data. Pur essendo tecnicamente impressionante e commercialmente di successo, rappresentò una partenza radicale dalle radici della serie, scambiando l'azione frenetica che definiva DOOM per un approccio più metodico e focalizzato sull'horror.
