Danny Sullivan's Indy Heat (o più semplicemente Indy Heat) è un gioco di corse creato originariamente come arcade da bar dalla Leland Corporation. Il gioco uscì nel 1991.
L'anno successivo uscirono le versioni casalinghe, tra cui NES, Commodore 64, Atari ST. La versione Amiga, a cura di The Sales Curve, uscì nel 1992 e fu subito un successo.
A prima vista Indy Heat sembra un semplice gioco di "macchinine", ma iniziando a gareggiare ci si accorge che c'è una certa strategia da apprendere. Avete un budget fisso che potete spendere in miglioramenti, tra cui freni, motore, efficienza di carburante, gomme, turbo ed altro. La combinazione giusta di upgrade sarà determinante per vincere in un determinato circuito. Il classico Indianapolis ad esempio richiederà un set diverso di miglioramenti rispetto ad altri circuiti pieni di curve.
Per il resto le macchine si controllano in maniera molto semplice, accelerando col tasto del joystick e curvando con destra e sinistra. I circuiti sono disegnati in maniera egregia, anche se pochi pixel. La vista è veramente "dall'alto".
Ma la parte veramente esilarante sono i pit-stop. Le auto possono colpirsi a vicenda, il che significa che potete anche sabotare un avversario colpendolo varie volte e mandando la sua auto a fuoco. Ovviamente anche gli altri possono farlo con voi, quindi attenzione.
E' il classico gioco dove avere un amico a fianco fa la differenza. Col computer, dopo un po' vi stancherete, ma giocando contro qualcuno vi divertirete un sacco.
Per la cronaca, Danny Sullivan era un campione di IndyCar che vinse la Indianapolis 500 nel 1985.