Dylan Dog: La Regina delle Tenebre

Dylan Dog: La Regina delle Tenebre è un platform adventure sviluppato da Simulmondo e pubblicato nel 1992 per PC e Amiga. Il gioco è il primo di una serie ispirata al celebre fumetto della Bonelli Editore e che uscì in edicola proprio come il fumetto. Il gioco fu progettato da Ivan Venturi con la supervisione creativa di Francesco Carlà, nel tentativo ambizioso di trasformare le atmosfere noir del personaggio di Tiziano Sclavi in un'esperienza videoludica.

Simulmondo si trovò di fronte a una sfida complessa: come ricreare digitalmente il fascino che spingeva i lettori ad acquistare regolarmente gli albi dell'Indagatore dell'Incubo, che come sappiamo, era popolarissimo negli anni 90? La soluzione adottata fu intelligente e rispettosa del materiale originale. Anziché adattare le storie a fumetti - operazione tra l'altro quasi impossibile - gli sviluppatori crearono trame originali che prendevano spunto dai personaggi e dalle storie del fumetto, cambiandole e reinventandole. La Regina delle Tenebre del gioco, ad esempio, non è la studentessa che qualcuno si ricoderà dall'albo a fumetti, ma un demone sexy e provocante.

Il comparto grafico rappresenta uno dei punti di forza del titolo. I grafici bolognesi riuscirono a superare egregiamente i limiti del bianco e nero originale, aggiungendo colorazioni dalle tinte cromatiche azzeccate ed evocative. Le ambientazioni horror acquisivano così una dimensione visiva che il fumetto non poteva offrire, creando atmosfere suggestive che richiamavano efficacemente l'universo di Dylan Dog.

Arrivando però al gameplay, arrivano anche le note dolenti. Si tratta di un platform "lento", e con una trama da scoprire, alla Flashback: The Quest for Identity per capirsi. La qualità delle animazioni infatti fa quasi pensare a platformer cinematici più famosi, ma purtroppo manca della profondità dei titoli della Delphine Software. Dylan prevalentemente deve solo saltare da una piattaforma all'altra, con qualche combattimento qua e là contro creature soprannaturali. Di solito combatte con i pugni e una pistola con munizioni limitate. L'intelligenza artificiale dei nemici è praticamente inesistente. Non avere un grande livello di difficoltà è sicuramente un aspetto positivo in questo caso.

I dialoghi rappresentano forse l'elemento più interessante ma anche più pericoloso del gioco. Dylan può interagire con vari personaggi attraverso conversazioni a scelta multipla. Molto spesso la grafica dei dialoghi è presa pari pari dal fumetto. Il brutto è che una scelta sbagliata comporta spesso la morte immediata del protagonista, come nella peggiore tradizione delle avventure della Sierra.

La musica è una piacevole sorpresa. Se vi aspettate un gioco senza musica, come spesso succede nei giochi a basso budget, vi sbagliate. Le musiche di background sono abbastanza semplici ma di alta qualità, e decisamente appropriate per l'atmosfera horror. In compenso gli effetti sonori sono un po' deludenti.

Alla fine, nonostante i limiti a livello di gameplay, Dylan Dog: La Regina delle Tenebre può considerarsi un esperimento riuscito. Certo si tratta di un gioco a basso budget e senza troppe aspettative, ma riuscì nel difficile compito di trasferire l'essenza del fumetto in formato digitale. Il rispetto per il materiale originale, unito a una realizzazione grafica di buon livello per l'epoca, lo rese un titolo apprezzato dai fan della serie. Infatti a questo primo episodio ne seguirono altri 6. Se siete fan di Dylan Dog, è un gioco da provare, ma non pensate di avere di fronte a voi Prince of Persia. I platformer di qualità sono altri.