Il genere sparatutto in prima persona (FPS) è uno dei generi più influenti del gaming su PC, cambiando fondamentalmente il modo in cui i giocatori sperimentavano i giochi d'azione. Il capostipite fu Wolfenstein 3D della id Software. Uscito nel 1992, utilizzava un ingegnoso motore raycasting per creare ambienti 3D fluidi e veloci su macchine 386. La formula fu perfezionata in Spear of Destiny, il prequel standalone che raffinò le meccaniche di gioco e introdusse ambienti più vari.
Ma fu Doom nel 1993 che elevò il genere FPS da novità a fenomeno. Il capolavoro della id Software non migliorò solo la grafica e la velocità - creò un'atmosfera di terrore e intensità che era senza precedenti. Il motore del gioco permetteva geometrie di livello più complesse, livelli di luce variabili e altezze multiple del pavimento, mentre il marine spaziale armato di fucile a pompa divenne il primo vero eroe d'azione del gaming. L'aggiunta del multiplayer in rete attraverso le modalità deathmatch creò un'esperienza di gaming sociale completamente nuova che avrebbe definito la cultura del gaming PC.
Il genere si diversificò rapidamente oltre i temi sci-fi e militari di id. Heretic di Raven Software trasportò il motore DOOM in un'ambientazione dark fantasy, introducendo inventario, meccaniche di volo e armi magiche che mostrarono come il template FPS potesse adattarsi a universi diversi. Doom II espanse la formula dell'originale con livelli più grandi e complessi e il mitico super fucile a pompa, mantenendo il ritmo implacabile che rese leggendaria la serie.
Duke Nukem 3D rivoluzionò nuovamente il genere nel 1996 con il motore Build di 3D Realms, che permetteva ambienti interattivi, oggetti distruttibili e gameplay a percorsi multipli. La personalità di Duke e l'umorismo del gioco crearono un'esperienza più coinvolgente, mentre innovazioni tecniche resero gli ambienti ancora più realistici.
id Software riconquistò la corona con Quake nel 1996, introducendo grafica poligonale 3D e stabilendo il template per il design FPS moderno. L'atmosfera horror gotica del gioco, combinata con il multiplayer online rivoluzionario attraverso QuakeWorld, creò le fondamenta per il gaming FPS competitivo. Quake II, nonostante fosse menyo focalizzato sull'horror, raffinò la formula con grafica migliorata, AI più sofisticata e gameplay basato su missioni che influenzò innumerevoli shooter futuri.
La fine degli anni '90 vide una sperimentazione notevole del genere. Blood di Monolith combinò il motore Build con elementi horror e armi creative come la pistola lanciarazzi e la bambola voodoo, creando una delle esperienze FPS più atmosferiche mai realizzate. Nel frattempo, la stessa compagnia creò successivamente No One Lives Forever, che dimostrò che i giochi FPS potevano incorporare con successo meccaniche stealth, gadget da spia e storytelling sofisticato, aprendo la strada a shooter più narrativi.
Dal semplice sparatutto nei corridoi di Wolfenstein 3D alle esperienze complesse e story-driven che seguirono, il genere FPS si evolse rapidamente attraverso gli anni '90, stabilendo meccaniche di gioco, innovazioni tecniche e filosofie di design che continuano a influenzare lo sviluppo dei giochi ancora oggi.