Lucasfilm Games, originariamente conosciuta come LucasArts quando fu fondata nel 1982, emerse come uno degli sviluppatori di avventure grafiche più influenti della fine degli anni '80 e inizio anni '90. L'azienda fu stabilita come divisione di intrattenimento interattivo dell'impero cinematografico di George Lucas.
La svolta dello studio arrivò con Maniac Mansion (1987), progettato da Ron Gilbert. Questa bizzarra avventura horror-comica introdusse il rivoluzionario motore SCUMM, che sarebbe diventato la base per i leggendari giochi di avventura di LucasArts. La filosofia di design di Gilbert enfatizzava meccaniche amichevoli verso il giocatore, eliminando i temuti "vicoli ciechi" e le morti ingiuste che affliggevano molte avventure Sierra.
Sempre col motore SCUMM, Gilbert creò The Secret of Monkey Island (1990), considerato uno dei più grandi giochi di avventura mai realizzati. La storia di Guybrush Threepwood combinava scrittura brillante, personaggi memorabili e design innovativo dei puzzle, in quella che si può considerare l'età d'oro delle avventure LucasArts. Con Indiana Jones And The Last Crusade (1989) e Indiana Jones And The Fate Of Atlantis, lo studio tradusse con successo il personaggio dei film di Spielberg in forma interattiva. Senza dimenticare poi Monkey Island 2: LeChuck's Revenge, forse l'avventura più famosa al mondo, o le più recenti Sam & Max: Hit the Road e Full Throttle.
LucasArts si avventurò anche in altri generi con notevole successo. I simulatori di volo Star Wars dello studio, in particolare Star Wars: X-Wing (1993) e Star Wars: TIE Fighter (1994), stabilirono nuovi standard per i giochi di simulazione spaziale, mescolando le dinamiche di volo e combattimento, con le storie ambientate nell'amata galassia lontana lontana. E non dimentichiamoci dello sparatutto umoristico Zombies Ate My Neighbors che la LucasArts creò per le console domestiche.