La serie Ultima, creata da Richard Garriott (conosciuto nel gioco come Lord British), rappresenta una delle saghe RPG più influenti e durature nella storia dei videogiochi. La saga iniziò umilmente con Akalabeth: World of Doom (1979), un semplice dungeon crawler che Garriott programmò da adolescente e vendeva in un negozio di computer locale. Questo gioco primitivo ma innovativo attirò l'attenzione della California Pacific Computer Company, portando alla nascita di quella che sarebbe diventata una serie leggendaria.
Ultima I: The First Age of Darkness (1981) stabilì le fondamenta dell'universo fantasy di Garriott, introducendo il mondo di Sosaria e il malvagio mago Mondain. Anche se graficamente semplice, presentava un ambito ambizioso che combinava esplorazione del mondo superiore con l'esplorazione di dungeon, stabilendo il template per i futuri episodi.
La serie trovò veramente la sua identità con Ultima IV: Quest of the Avatar (1985), un episodio rivoluzionario che abbandonò la tradizionale narrativa "sconfiggi il cattivo" in favore di un viaggio morale verso l'illuminazione spirituale. I giocatori dovevano incarnare otto virtù - Onestà, Compassione, Valore, Giustizia, Onore, Spiritualità, Umiltà e Sacrificio - creando il primo RPG focalizzato sullo sviluppo del carattere etico piuttosto che sulla mera accumulazione di potere.
Ultima V: Warriors of Destiny (1988) e Ultima VI: The False Prophet (1990) continuarono ad esplorare la complessità morale, mentre Ultima VII: The Black Gate (1992) rappresentò l'apice creativo della serie con il suo mondo vivo e pulsante e la narrazione sofisticata. La riproduzione del mondo, quasi una simulazione, permetteva ai giocatori di cuocere il pane, suonare strumenti musicali e impegnarsi in innumerevoli attività che rendevano Britannia viva.
Ultima Underworld: The Stygian Abyss (1992) fu pioniere della vera esplorazione di dungeon in 3D, mentre Ultima VII: Serpent Isle
(1993) offrì una conclusione epica alla storyline del Guardian. Tuttavia, Ultima VIII: Pagan (1994) segnò un capitolo controverso, abbandonando il gameplay basato su party e le fondamenta morali della serie per diventare un action-rpg.
Ad ogni nuova uscita, la serie Ultima spostò costantemente i confini tecnologici e narrativi, influenzando innumerevoli RPG con la sua enfasi sulla scelta morale, la simulazione del mondo e lo sviluppo del giocatore. La visione di Garriott di storytelling interattivo e gameplay etico creò un template che continua a ispirare ancora oggi gli sviluppatori di giochi.